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Tatuaggio sbiadito: come ridargli vita

Da: Silvia - Categoria: Dimensione Tatuaggio

rivitalizzare tatuaggio

La passione per i tatuaggi non sembra conoscere battute d’arresto. Amati sia dagli uomini sia dalle donne, rappresentano un modo per ricordare un amore importante, una data, un familiare o il nome di un animale domestico.

Quando si sceglie di fare un tatuaggio sono molteplici i motivi che portano a entrare nello studio di un professionista. I più seri del settore ricordano che i tatuaggi possono perdere nitidezza con il tempo.

Il tatuaggio sbiadito è un problema che è facile da risolvere se si sa come procedere e, soprattutto, se si conoscono le cause.

Nelle prossime righe daremo qualche consiglio al proposito con suggerimenti su prodotti specifici per curare i tatuaggi.

Quali sono le cause del tatuaggio sbiadito?

tatuaggio sbiadito

Il tatuaggio sbiadito può avere alle spalle diverse cause. Una delle principali riguarda il fatto che, per natura, i pigmenti artificiali sono soggetti a deterioramento.

Questo accade a prescindere dal supporto, dalle caratteristiche chimico fisiche del pigmento stesso e dal colore.

Il processo riguarda in particolare le tonalità accese e tende a essere più veloce nei casi in cui il tatuaggio si trova in zone del corpo particolarmente soggette a cambiamenti.

In questo novero è per esempio possibile includere il ventre ma anche le mani, tra le prime parti del corpo a palesare i segni dell’invecchiamento.

Tra le cause che possono portare ad avere un tatuaggio sbiadito è possibile includere anche l’esposizione prolungata al sole. Questo è pericoloso soprattutto nel primo mese dopo il tatuaggio.

Bisogna prestare particolare attenzione. I raggi del sole, infatti, possono innescare dei processi di rigenerazione cutanea eccezionale in seguito alle scottature. Tutto ciò rende il tattoo ben poco gradevole dal punto di vista estetico.

Come ridare vita a un tatuaggio sbiadito

Dopo aver dettagliato le principali cause che possono portare a un tatuaggio sbiadito, vediamo i rimedi. Prima di elencarli, è bene ricordare che nei primi momenti successivi al lavoro del tatuatore è bene tenere coperta la parte del corpo trattata con della pellicola trasparente.

Se si prevede di esporla al sole anche superficialmente – il che è inevitabile se il tatuaggio viene fatto nei mesi estivi – è bene applicare una protezione. Fondamentale per evitare che il tatuaggio sbiadisca è anche curare il processo di cicatrizzazione.

In questi casi è bene applicare una crema cicatrizzante. Questo passaggio, generalmente, precede l’applicazione della pellicola trasparente protettiva, da tenere nei primi tempi dopo l’esecuzione del tatuaggio.

tatuaggio sbiadito: come ridargli vita

Un’ottima soluzione preventiva è anche l’idratazione della pelle. Con il passare del tempo, infatti, l’organo più grande del nostro corpo cambia e tende a perdere sostanze come l’acido ialuronico.

Questo porta il tatuaggio a sbiadirsi. Per evitare problemi del genere e per mantenere vivi i colori del tatuaggio esistono dei prodotti ad hoc.

Qui puoi trovarne uno a base sia di acido ialuronico, uno zucchero naturalmente presente nel nostro corpo che richiama le molecole d’acqua, sia di vitamina E, uno dei più efficaci antiossidanti naturali.

Fondamentale per evitare che il tatuaggio perda i suoi colori è non farlo entrare in contatto con il cloro. Se si pratica il nuoto per passione o per agonismo, è consigliabile passare qualche giorno senza andare in piscina subito dopo l’esecuzione.

Nelle settimane successive è possibile andarci con le precauzioni elencate nelle righe precedenti e fare in modo di rimanere in acqua il meno possibile.

Non c’è che dire: i trucchi per evitare che il tatuaggio sbiadisca parlano tutti di prevenzione!

Bisogna iniziare fin dalla fine del lavoro del tatuatore. Questo significa, per esempio, evitare di rimuovere la benda protettiva fino a quando non ci si trova a casa o in un posto sufficientemente igienizzato.

Il primo lavaggio deve essere eseguito con particolare cura. Non bisogna usare il sapone in quanto il rischio è quello di alterare fin da subito il pH della pelle, rimuovendo quello strato di sebo che la protegge dagli agenti esterni.

Dopo aver lavato l’area tatuata, bisogna asciugarla con un panno pulito. Essenziale è fare attenzione a tamponare la pelle, onde evitare che si irriti.

Se si formano delle croste con prurito associato, è consigliabile evitare di grattarsi. Non bisogna dimenticare che l’eliminazione delle croste può portare alla rimozione di parti di colore del tatuaggio.

Cosa fare se, nonostante questi accorgimenti, il tatuaggio sbiadisce comunque? L’unica strada in questo caso è tornare nello studio del tatuatore.

Anche se comporta un investimento, è molto meglio non rivolgersi all’amico appassionato ma a un professionista che ha fatto dei corsi specifici.

Solo in questo caso, infatti, si ha garanzia di qualità per quanto riguarda le macchine, i pigmenti e l’intensità di pressione nei vari punti.

Ovviamente quando si esce bisogna seguire degli accorgimenti particolari, che sono sostanzialmente gli stessi del tattoo originale e riguardano la protezione dal sole e dal cloro in primis.

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