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Prese USB da muro: cosa sono e come installarle?

I tempi corrono e la tecnologia ormai è parte della vita di tutti noi in modo quotidiano. Questo significa che gli ambienti che ci circondano iniziano a cambiare e a modificarci in base alle nostre nuove necessità sempre più tecnologiche e smart

Ecco che quindi il campo dell'elettrotecnica rimane al passo con i tempi proponendo delle soluzioni che possano accontentarci rispondendo alle nostre esigenze. Una di queste soluzioni è la presa USB da muro, vediamo di cosa si tratta.

Come il nome suggerisce, si tratta di una normale presa elettrica che rispetto a fornire gli attacchi tipici italiani per le spine a 2 e 3 contatti, incluse quelle Schuko, offre un attacco USB.

L'esigenza di fornire una presa di questo tipo nasce dal cambiamento che molti dispositivi come smartphone e tablet, hanno subito assieme ai loro caricabatterie. Una volta questi ultimi erano dotati di presa elettrica fissa, oggi invece, il cavo che connette il dispositivo può essere staccato dalla presa ed essere connesso ad un attacco USB (ovviamente dipende dal modello del connettore).

USB è un acronimo che sta per Universal Serial Bus che designa uno standard di comunicazione cavi e connettori utilizzabili per la connessione, la comunicazione e l'alimentazione tra computer e periferiche elettroniche.

Prese USB: esempio unificato

Se avete letto i nostri articoli riguardo il mondo delle prese, sarete consapevoli del fatto che nel mondo e nel continente europeo ci sono tante varietà di prese che può rivelarsi difficoltoso soprattutto se si viaggia perchè si finisce per dover acquistare un adattatore. Molte nazioni infatti non si sono dimostrate favorevoli all'implementazione di uno standard che unifichi almeno il territorio europeo nonostante diversi tentativi. 

Tutto questo sembra cambiare con la presa USB che potrebbe costituire il primo sistema di spina/presa unificato non solo in Europa ma anche nel mondo. Infatti, le prese USB pur presentando diversi modelli (molto pochi) sono praticamente universali e non si differenziano in termini geografici.

Installazione

Dedichiamoci ora alla parte più tecnica che riguarda l'installazione. In realtà si tratta di un'operazione molto facile perchè identica a quella di una normale presa, proprio come queste ultime, infatti, necessitano di una normale connessione a 230 V che è lo standard domestico in Italia.

Ovviamente sottolineamo che tramite queste prese è possibile trasferire energia e quindi caricare il dispositivo collegato ma non si possono traferire dati come invece faremmo con una connessione di rete. 

E' importante ricordare che le prese USB sono particolarmente adatte per dispositivi elettronici come smartphone e computer portatili dotati di batterie. Come già detto la tensione standard di una presa elettrica è di 230 V, un valore troppo grande per i caricabatterie in commercio che invece riportano una capacità massima di output di 5V. E' quindi necessario convertire la tensione nominale di rete dai 230 V di corrente alternata ai 5 V di corrente continua.

Per fare ciò dovrete utilizzare un alimentatore switching (SMPS: Switched-mode power supply) che applica una tecnica di commutazione a semiconduttore. Esso va collegato attraverso i terminali di linea e neutro tra i quali, se fate una prova di resistenza dell'isolamento, verrà riilevata una resistenza falsata e potrebbe danneggiare il circuito elettronico

Ecco quindi che per portare a termine una prova della resistenza di isolamento vera e propria dovrete scollegare il dispositivo/apparecchiatura e ridurre la tensione di prova come disposto dalla norma CEI 64-8.

Se volete optare per una soluzione meno invasiva o semplicemente più veloce, in commercio esistono degli adattatori USB che vi basterà inserire nella spina di casa per collegare e ricaricare i vostri dispositivi.

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