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Kalinga Batok: la Tradizione dei Tatuaggi nelle Filippine

Da: Francesca - Categoria: Dimensione Tatuaggio


Il tatuaggio non è una semplice moda. Si tratta di una vera e propria tradizione radicata in molte culture da sempre.

Per fare un esempio utile al proposito è il caso di citare i Kalinga Batok, tradizione che ci porta direttamente nelle Filippine.

Se vuoi saperne di più, seguici nelle prossime righe.

tatuaggi rituali nelle Filippine

Parlare dei Kalinga Batok significa chiamare in causa il popolo dei Kalinga, che abita il territorio dell'isola di Luzon, nelle Filippine.

Popolo di guerrieri feroci, hanno una culture che fonda le sue radici nell'animismo. Il tatuaggio, noto con il nome di batok, è quindi un canale per comunicare con gli spiriti.

Ovviamente parlarne significa chiamare in causa un vero e proprio rito di passaggio, una prova dell'influenza degli spiriti nella vita della persona.

Interessante è soffermarsi un attimo sul ruolo del tatuaggio nelle donne. Per loro in particolare, il batok rappresenta un modo per affacciarsi davvero all'età matura e per propiziare la fertilità.

Da non dimenticare è che si tratta anche di un elemento fondamentale per l'estetica. Non è infatti raro vedere rappresentazione di gioielli, in particolare bracciali e collane.

Le donne e i tatuaggi

Quando si parla di Kalinga Batok, è bene ricordare che le donne ricevono il tatuaggio per merito dei mariti che se lo sono guadagnato sul campo.

Nel caso specifico degli uomini, il tatuaggio rappresenta un simbolo di valore, ovviamente di valore acquisito in battaglia.

Con il tatuaggio, si invocano gli spiriti per proteggerlo e ricompensarlo. Con il batok, il guerriero viene investito anche di nuove responsabilità.

Gli ultimi guerrieri Kalinga che si sono messi alla prova in battaglia sono i reduci della seconda guerra mondiale.

Celebri per le loro azioni efferate, decapitarono e abbandonarono sull'isola di Luzon migliaia di soldati giapponesi.

Non è un caso che quest'isola sia l'unica zona delle Filippine a non essere mai caduta sotto la dominazione straniera.

La scomparsa della tradizione animista

Con il progressivo diffondersi dell'opera dei missionari, la tradizione animista e, di conseguenza, anche quella dei batok andò scomparendo.

Non è affatto un caso che, al giorno d'oggi, siano soprattutto gli anziani a sfoggiare i tatuaggi.

Chi fa un viaggio nelle Filippine oggi riferisce soprattutto di donne. 

Come vengono impressi i kalinga batok?

A questo punto è il caso di vedere un po' come vengono impressi i kalinga batok, tatuaggi tradizionali delle Filippine.

Per farli bisogna disporre di un bastoncino di bambù provvisto di un ago, noto con il nome di gisi. Su questo si picchietta con un altro bastoncino con circa 100 colpi al minuto.

L'inchiostro, nel frattempo, viene messo direttamente sulla pelle. In questo modo può penetrare man mano che l'ago inizia ad affondare.

Al giorno d'oggi, quando si fa un viaggio nelle Filippine e si va minimamente oltre ai luoghi più famosi dal punto di vista turistico, ci si rende conto che la tradizione dei kalinga batok è oggetto di forte interesse.

Davanti alla capanna di una donna centenaria, celebre tatuatrice, ci sono spesso lunghe code di turisti.

Il nome della donna è Whang-od.  Si tratta, secondo molti, dell'ultima tatuatrice di kalinga batok. Ha compiuto 100 anni nel mese di febbraio 2017 anche se la sua data di nascita non è certa.

Fa parte del popolo dei Butbut, il più ampio gruppo etnico dei Kalinga. Ha iniziato a tatuare all'età di 15 anni, imparando l'arte dal padre.

La tradizione familiare del tatuaggio è stata ripresa dai nipoti. Nel 2015 è stata lanciata una campagna social corredata da hashtag per insignirla dell'onoreficenza di artista nazionale, divenuta nel 2003 un vero e proprio ordine amministrato dal locale Ministero della Cultura.

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