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Impariamo a leggere le etichette dei vestiti

Da: Silvia - Categoria: Profumo di Pulito

Compriamo nuovi vestiti, li indossiamo e al momento di metterli a lavare andiamo a leggere le etichette sperando di trovare qualche indicazione sul lavaggio.

L’unica cosa che però vediamo sono dei geroglifici incomprensibili, che per decifrarli servirebbe solo la stele di Rosetta.

A quel punto l’unica cosa che facciamo è buttare tutto nella lavatrice sperando che gli abiti escano dello stesso colore e taglia con cui li abbiamo lanciati dentro.

Perché però limitarsi a incrociare le dita?

Oggi vi spieghiamo come leggere le etichette dei vestiti, per non lasciare più nulla al caso!

 

Come leggere le etichette dei vestiti?

Le etichette dei vestiti sono realizzate secondo uno schema internazionale che le rende “leggibili” in qualsiasi lingua e paese.

Più semplice a dirsi che a farsi, ma non impossibile.

Per prima cosa iniziamo leggendo la prima riga, in cui generalmente è riportato il tipo di tessuto utilizzato.

Già conoscere la stoffa con cui abbiamo a che fare può darci una grossa mano, soprattutto in caso di tessuti particolarmente delicati come seta o Taffetà.

Vediamo ora come leggere riga per riga, imparando a leggere le etichette dei vestiti in modo semplice e veloce.

 

Come leggere le etichette dei vestiti: il lavaggio a mano o in lavatrice

La prima indicazione che ci viene fornita dall’etichetta è quella del lavaggio.

Generalmente abbiamo tre possibilità: lavaggio in lavatrice, lavaggio a mano e lavaggio a secco.

Iniziamo vedendo le prime due.

Il lavaggio in lavatrice è senza dubbio il più comodo e generalmente anche il più utilizzato.

A meno che non ci troviamo di fronte a capi particolarmente delicati, la lavatrice è la soluzione comunemente più diffusa.

Il lavaggio in lavatrice è contrassegnato dall’icona della bacinella con l’acqua, semplice e intuitiva.

Se avete un’etichetta sotto mano vedrete però che questo simbolo è contornato da altri segni, che specificano meglio il tipo di lavaggio da utilizzare.

Se sotto la bacinella non sono presenti delle linee significa che il lavaggio è quello standard.

Una linea sotto la bacinella indica un lavaggio di media intensità, mentre due linee indicano la necessità di lavare il capo con un programma per delicati.

Più linee ci sono sotto l’icona, più delicato deve essere il lavaggio.

 

Il lavaggio a mano è un’altra questione: il simbolo che lo indica è la mano nella bacinella dell’acqua, che indica l’impossibilità di mettere il capo in lavatrice.

Generalmente il lavaggio a mano non deve superare i 40°C, ma a volte la temperatura è specificata a parte. 

 

Leggere le etichette della lavatrice: la temperatura dell’acqua

Un dettaglio aggiuntivo è rappresentato dalla temperatura dell’acqua.

Questa può essere utilizzata sia nelle icone dedicate al lavaggio in lavatrice che in quelle del lavaggio a mano (quest’ultimo caso è più raro).

A volte troviamo scritta l’indicazione in gradi Celsius (40°C, 60°C, ecc) ma molto spesso potrà capitarci di vedere solo dei bollini.

 

●      Un bollino significa un lavaggio a basse temperature, intorno ai 30°C.

●●    Due bollini significano un lavaggio a medie temperature (40°C – 60°C)

●●●  Tre bollini significano un lavaggio intensivo ad alte temperature, maggiori di 60°C.

●●●● Quattro bollini è un lavaggio a temperature superiori di 60°C, per capi particolarmente resistenti.

 

Sono indicazioni molto utili per non rovinare i capi e mantenere i colori intatti.

Alcune stoffe sono particolarmente delicate e il lavaggio con le temperature sbagliate potrebbe compromettere la bellezza dei capi.

 

Come leggere le etichette dei vestiti: il lavaggio a secco

In alcuni casi non possiamo purtroppo lavare a casa il nostri vestiti.

È il caso del lavaggio a secco, utilizzato soprattutto per stoffe pregiate o particolarmente delicate.

Il lavaggio a secco è contraddistinto da un cerchio con all’interno delle lettere: A, P, F e X, ognuna delle quali indica il solvente più adatto da utilizzare.

  • A: il lavaggio a secco può essere effettuato con qualsiasi solvente
  • P: Il solvente da utilizzare è a base di Perlcloroetilene no trielina
  • F: Per lavare a secco si devono usare solventi a base di Idrocarburi tricloroetano e trifluoro
  • X: una X (o un cerchio sbarrato) significa che il lavaggio a secco è sconsigliato.

 

Come leggere le etichette dei vestiti: l’asciugatura all’aria aperta

Il simbolo utilizzato per indicare l’asciugatura all’aria aperta è un rettangolo verticale o un quadrato, in cui sono posizionati all’interno diversi simboli diversi.

  • Un semicerchio posizionato sul lato alto significa che la migliore asciugatura è da effettuare dopo la centrifuga in lavatrice, in modo da eliminare il massimo dell’umidità dai capi.
  • Tre righe verticali all’interno del rettangolo significa che i capi vanno appesi senza centrifuga, ancora completamente impregnati d’acqua.
  • Una riga orizzontale dentro il rettangolo significa che i capi non vanno messi in centrifuga, ma devono essere fatti asciugare su un piano orizzontale.
  • Due righe posizionate nell'angolo alto significa che il capo deve essere asciugato all'ombra

Quest’ultima opzione serve per i capi particolarmente delicati e fragili, che generalmente vanno lavanti a mano.

 

Come leggere le etichette dei vestiti: uso dell’asciugatrice

L’asciugatrice viene indicata con il simbolo del quadrato con all’interno un Cerchio, come potete vedere nella foto qui sotto.

In questo caso è possibile trovare 3 indicazioni diverse riguardanti l’utilizzo dell’asciugatrice:

●● Simbolo con 2 pallini: in questo caso è possibile utilizzare l’asciugatrice con temperatura standard

●    Simbolo con 1 pallino: l’asciugatrice deve essere impostata a temperatura medio-bassa

  Simbolo sbarrato: è vivamente sconsigliato l’uso dell’asciugatrice.

Se non vedete alcun simbolo riguardante l’asciugatrice, generalmente significa che c’è il via libera.

Se avete dei dubbi utilizzate un programma di asciugatura per capi delicati, vi aiuterà a non combinare danni.

 

Come leggere le etichette dei vestiti: la stiratura

Nel leggere le etichette dei vestiti non sempre facciamo caso al simbolo della stiratura.

È una di quelle operazioni di routine che compiamo senza troppi preamboli, in maniera quasi automatica.

Oltretutto la maggior parte dei ferri da stiro moderni è auto-regolante, ovvero adatta la propria temperatura in base al tipo di tessuto.

Il simbolo utilizzato per lo stiraggio è immediato: un piccolo ferro da stiro stilizzato.

Quello che c’è da capire è la temperatura da utilizzare, anche qui espressa in pallini.

● 1 pallino: la temperatura deve essere impostata a circa 100°C;

●● 2 pallini: temperatura compresa fra 130°C-150°C;

●●● 3 pallini: temperatura massima impostata di 200°C.

Queste indicazioni sono generiche, ma servono a proteggere i vostri capi da bruciature indesiderate.

Come sempre è meglio abbassare la temperatura e aumentarla gradualmente fino a raggiungere il grado perfetto.

Se temete di rovinare il capo girate la stoffa e stirate al contrario.

 

Come leggere le etichette dei vestiti: candeggio e manutenzione

Non sempre le indicazioni sul candeggio sono presenti, ma se nel leggere le etichette dei vestiti vi dovesse capitare d'incontrare un triangolo, significa che il capo necessita di una manutenzione particolare.

  • Un triangolo vuoto significa che il capo può essere candeggiato senza problemi
  • Se sono presenti strisce oblique all'interno del triangolo significa che il candeggio può essere effettuato, ma solamente con prodotti SENZA cloro.
  • Il triangolo sbarrato con una “X” significa che il capo non può essere candeggiato.

Se non ci sono indicazioni a riguardo, vi consigliamo di evitare quanto più possibile trattamenti invasivi come il candeggio.

Rischiereste di trovarvi dei capi macchiati o rovinati, che sarà difficile (se non impossibile) recuperare.

Piuttosto utilizzate uno smacchiatore professionale (come Vanish smacchiatore in polvere) o un detersivo adatto anche per le macchie difficili (come le Perle Sole gelcaps detersivo superconcentrato).

Vi proteggerà da imprevisti e salverà la vostra maglietta preferita.

 

Leggere le etichette: quello che i vestiti non dicono

Un consiglio che ci sentiamo di darvi è quello di lavare sempre i capi prima d'indossarli.

Una volta prodotti i tessuti vengono sottoposti a trattamenti chimici per renderli anti-piega, antimuffa, antistatici e molto spesso subiscono trattamenti antiparassitari o antifungini.

Tutte queste sostanze spruzzate o nebulizzate sui capi verranno in contatto con la vostra pelle e vi assicuriamo che non è per nulla salutare.

Nella maggior parte dei casi ci daranno una leggera irritazione, ma nei casi peggiori possono portare a pericolosi sfoghi allergici o a sfoghi cutanei.

Un ciclo di lavaggio prima dell’indosso vi aiuterà a eliminare questo rischio, rendendo più sicuri (e puliti) i vostri capi.

 

Leggere le etichette ma senza lasciarsi spaventare

Dopo questo articolo vi sembrerà di trovarvi ancora più in difficoltà con il lavaggio.

Sono tanti i fattori che spesso non si prendono in considerazione, soprattutto per quei capi “da battaglia” che utilizziamo tutti i giorni, o per quelli particolarmente sporchi che dobbiamo lavare ad alte temperature.

Il nostro consiglio è quello di utilizzare fibre naturali per i vostri capi da lavoro o da palestra, preferibilmente in tinte neutre o chiare.

Saranno più semplici da lavare e non vi daranno grosse complicazioni nemmeno con la stiratura.

Utilizzate sempre un detersivo delicato ma efficace, in grado di eliminare le macchie di sporco senza danneggiare i tessuti.

In caso di macchie di sudore o di capi particolarmente sporchi utilizzate anche un additivo igienizzante liquido, eliminerà anche i germi e i batteri responsabili del cattivo odore.

Ora non ci resta che augurarvi un buon lavaggio, finalmente più consapevole!

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