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Illuminazione urbana: tra city beautification e modelli circolari

Da: Damiano - Categoria: L'Arte di Illuminare

Vie, piazze, monumenti, edifici, scorci: le installazioni di luce artistica sono capaci di mettere in risalto ogni piccolo particolare di una città e di identificare una precisa identità notturna.

Questo perché il potere della luce urbana, soprattutto dopo il tramonto, ha un richiamo molto forte. Può essere utilizzato per accrescere la reputazione della città, attrarre nuovi visitatori e migliorare l’indotto turistico.

Non solo, perché la stessa illuminazione può implementare le attività dei negozi o la vita notturna di una città, aumentare l’appartenenza delle persone del luogo e accrescere la sicurezza pubblica.

In sostanza, una corretta illuminazione urbana gioca un ruolo fondamentale sia per diminuire i consumi energetici (e i costi) che per valorizzare l’immagine stessa della città.

Si è iniziato a parlare di “city beautification”, ovvero della capacità estetica della luce di esaltare vie, monumenti, piazze e di valorizzare caratteristiche di una città generando benessere diffuso.

I principali obiettivi della city beautification

La city beautification punta in maniera importante al miglioramento della qualità della luce e, di conseguenza, al comfort e alla sicurezza dei cittadini.

La luce offre una guida visibile, identifica l’ambiente urbano e, al tempo stesso, dissuade il crimine e limita gli atti di vandalismo.

Dal punto di vista dell’interazione sociale, la luce può creare atmosfera disegnando una nuova percezione dell’arredo urbano. Ne giova l’interazione sociale e aumenta il desiderio di socializzazione con la luce che si trasforma in uno strumento capace di rivitalizzare l’ambiente.

Un’adeguata illuminazione identifica anche l’intero complesso urbano nella sua interezza e può diventare motivo d’orgoglio per i cittadini.

Crea un’immagine positiva, attrae e affascina i turisti e si coniuga con un design elegante e pulito in grado di armonizzare alla perfezione sia lo stile contemporaneo che valori urbani più tradizionali.

Come l’illuminazione pubblica influenza i cittadini?

Secondo un’indagine condotta da un gruppo di ricercatori e lighting designer italiani, la temperatura colore e la luminosità sono in grado di incidere in maniera evidente sul benessere dei cittadini.

Una temperatura colore di tonalità bianca crea una sensazione di calore, accoglienza e relax, per questa ragione viene utilizzata nelle aree di socializzazione della città.

L’illuminazione colorata viene considerata attraente per dare un’immagine “temporanea” a monumenti ed edifici storici (qui trovate un articolo sul progetto Illuminated River della città di Londra) così come la distribuzione della luce utilizzata per sottolineare l’architettura viene particolarmente apprezzata per dare un senso di ritmo e armonia.

Un eccesso di luminosità porta con sé un’idea di spreco e inquinamento luminoso, per questa ragione è fondamentale adattare ogni fonte d’illuminazione alle reali esigenze di utilizzo (fornire la luce solo dove quando serve).

L’alternanza luci/ombre e i giochi di luce riflessi su uno specchio d’acqua sono visti, invece, in maniera positiva perché hanno un effetto calmante che stimola la meditazione.

In conclusione, la sensazione di benessere e comfort che si vive in uno spazio notturno urbano è influenzata sia dalle tonalità della temperatura colore della luce che dal modo in cui è distribuita nello spazio.

Il modello circular city

Un’illuminazione efficiente e sostenibile rientra in un progetto più ad ampio spettro che riguarda il concetto di circular city.

Le città sono le protagoniste indiscusse del consumo di risorse quotidiano ed è per questo che non è più sostenibile l’idea di un’economia lineare (prendi-usa-getta).

Le città arrivano a consumare oltre il 75% delle risorse naturali, producono oltre il 50% di rifiuti globali ed emettono tra il 60% e l’80% di gas a effetto serra.

Il modello circular city permette di ripensare il modo in cui vengono prodotte e utilizzate le risorse e consente di esplorare nuovi modi per garantire prosperità a lungo termine.

In questo contesto l’approvvigionamento dei materiali deve essere condotto sul modello di chilometro zero, cioè sulla provenienza locale e la considerazione dell’intero ciclo di vita del prodotto.

L’energia deve essere quanto più possibile efficiente, rinnovabile e sostenibile grazie anche e soprattutto allo “sfruttamento” delle fonti rinnovabili (sole, acqua, vento ecc.).

La progettazione coinvolge, inoltre, veicoli e mobilità in una circular city. Questi saranno sempre meno impattanti dal punto di vista ambientale con un notevole incremento dell’utilizzo dello sharing.

Anche l’illuminazione pubblica può ottenere vantaggi da un’economia di tipo circolare:

  • Miglioramento qualità della luce, comfort e sicurezza
  • Abbassamento dei consumi energetici
  • Uso efficiente delle energie e delle risorse
  • Riduzione dell’impatto ambientale
  • Misurazione trasparente dei risultati
  • Resa estetica dell’illuminazione

Il modello circolare può essere inquadrato all’interno del Green New Deal, delle politiche europee e dell’Agenda 2030 che fa della digitalizzazione, dell’IoT e dell’intelligenza artificiale le leve di sviluppo di un economia di tipo sistemico.

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