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Festival dell'Energia 2016 di Milano: Di che si è Parlato?

Da: marilyn - Categoria: L'Arte di Illuminare

Che cos’è il futuro? Che cos’è il cambiamento? Che cosa spinge l’uomo a cercare una risposta a queste domande esistenziali?

Perché da sempre ci si affanna alla ricerca di qualcosa di nuovo, di diverso, di migliore, di più avanti che possa rendere l’uomo, da piccolo essere mortale qual è, una specie di divinità che si affanna nella ricerca dell’immortalità?

Che cosa spingeva marinai, viaggiatori, esploratori? Perché vogliamo cambiare?

Il cambiamento è vita e vita è energia.

Allora, se tutto ciò che ci circonda è energia, lo siamo noi stessi e avvertiamo in noi l’impulso vitale alla trasformazione del nostro io. L’energia cambia, si trasforma, con noi e per noi e allora perché rovinarci?

Perché non cercare di sviluppare un’energia sostenibile? Proprio di questo si è a lungo discusso nel corso della durata della IX Edizione del Festival dell’Energia, che si è da poco tenuto a Milano (il 12-13-14 Maggio 2016).

Energy to come: il diritto al futuro"

Il punto di partenza, l’idea base da cui si sono in seguito sviluppate tutte le tematiche trattate in quei giorni, è che non è possibile l’esistenza di un futuro senza innovazione. Non ci può essere innovazione senza visione del cambiamento e non si può avere una visione del cambiamento senza sostenibilità.

Il Festival dell'Energia di Milano è stato fortemente influenzato da tutti gli eventi politici ed economici che hanno caratterizzato quest’ultimo tratto storico e che stanno via via modificando le scelte e le modalità di produzione e distribuzione dell’energia su scala globale.

I principali focus su cui si è concentrata l’edizione di quest’anno sono stati:

  • L’innovazione;
  • La sostenibilità;
  • La geopolitica.

Il Festival dell’Energia, la principale manifestazione nazionale del settore, è stato ideato e realizzato per la prima volta nel 2008.

Ovviamente questo è un progetto che non si conclude con l’evento annuale, ma che vive ogni giorno attraverso la realizzazione di iniziative ed eventi speciali come pubblicazioni e ricerche sulle pagine del blog di approfondimento e, specialmente negli ultimi anni, grazie ad interventi su media e canali social.

Su cosa ci si è confrontati?

Per prima cosa si è avvertita l’esigenza di mettere in luce il punto d’incontro delle differenti esigenze, proposte e progetti che possono avere governi, istituzioni di vario tipo, imprese e cittadini, specialmente guardando il fabbisogno energetico, con la finalità di cercare un modello di sviluppo che possa basarsi su innovazione, sostenibilità economica e sociale e salvaguardia dell’ambiente e della salute.

Per poter realizzare tutto ciò, sono stati permessi dei dibattiti aperti a tutti – quindi molto costruttivi - sul tema dell’energia e il pubblico allargato ha acconsentito il coinvolgimento di ospiti molto importanti quali scienziati, premi Nobel, ministri, esperti internazionali, imprese all’avanguardia, governatori, direttori di testate, accademici e studiosi, innovatori, ecc.

Questo ha, senza ombra di dubbio, portato ad una straordinaria occasione di networking con la finalità incontrare leadership, pensiero innovativo, cultura dell’eccellenza e visione del cambiamento.

Cioè una visione originale e utile per comprendere lo scenario energetico che vi è attualmente nel nostro Paese e le sue strette relazioni con le dinamiche globali interconnesse da una pluralità di temi che hanno spaziato dall’uscita dall’era del carbone (quindi dal periodo post rivoluzione industriale) alle fonti rinnovabili, dal petrolio all’auto elettrica, dall’efficienza energetica nel settore dell’edilizia alle strategie di adattamento e mitigazione rispetto al cambiamento climatico, alle trasformazioni del mercato e delle regole del business.

Che cosa comporta la trasformazione?

La trasformazione, per prima cosa, si basa su due cardini principali: l’innovazione e la sostenibilità.

Infatti, appare sempre più evidente che è necessario un uso molto più efficiente delle risorse così da poter ricorrere a nuovi materiali e tecnologie per una crescita equa e sostenibile.

Inoltre, la crescente interconnessione di mercati e tecnologie (banda larga, energia, telecomunicazioni, digitale…) richiede nuove competenze, nuovi modelli di business, nuovo personale e nuove visioni.

Qual è il minimo comune denominatore?

Ovviamente, il collante tra persone, idee, luoghi, tecnologie, economie e cultura è l’energia. Si è avvertito sempre di più il bisogno di diminuire la distanza tra le differenti economie per garantire, specialmente ai paesi più arretrati, un accesso equo alle risorse naturali, così da poter salvaguardare sia l’ambiente sia la salute.

Si sta procedendo verso una transizione energetica che spalanca le porte a nuove città green e a nuove filosofie di pensiero. Tutto ciò porta ad instaurare differenti equilibri geopolitici, sempre “in ballo” se si parla di energia.

La lotta ai cambiamenti climatici è un interesse comune tanto delle economie avanzate, quanto di quelle emergenti e dei Paesi più poveri e rappresenta una grande occasione di miglioramento ambientale, economico, sociale e tecnologico, nonché la possibilità di risollevarsi.

Sono stati invitati politici, ospiti internazionali, eccellenze in materia per un confronto tra il sistema delle imprese, finanza, università, società civile ed enti territoriali. Insomma questo Festival dell'Energia di Milano è stata una grande occasione di ascolto pubblico, un ponte tra le autorità e le imprese, nonché un’occasione di attenzione rivolta ai consumatori.

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