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Fertilità maschile: quali sono i mesi più adatti per procreare?

Da: marilyn - Categoria: Coppia e Sessualità

Secondo uno studio italiano è stato possibile dimostrare come vi sia uno specifico rapporto tra stagioni e qualità dello sperma.

Vi è infatti la possibilità di procreare in maniera più decisa ed efficace durante l’estate, poiché gli uomini sono più fertili. Tale affermazione è stata appurata e sostenuta da una ricerca pubblicata sulla rivista Chronobiology International da parte di alcuni ricercatori dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Arcispedale Sant’Anna di Ferrera e dell’Università di Parma.

Secondo questi esperti, le modifiche stagionali influirebbero sulla capacità maschile di potersi riprodurre. Luglio e agosto sarebbero i mesi migliori per provare ad avere un figlio, mentre durante l’inverno lo sperma è meno “attivo” e concepire potrebbe risultare più difficile del solito.

Gli ormoni dell’uomo risentirebbero dei mutamenti climatici, impedendo una procreazione rapida.

Durante questo studio, sono stati analizzati ben 5188 spermiogrammi anche su uomini con problemi di fertilità. I dati emersi sono stati raccolti dal Centro Incapacità Riproduttiva dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Parma dal 2003 al 2014.

Gli autori dell’indagine hanno studiato la motilità dello sperma, il volume e il numero di spermatozoi contenuti nel liquido seminale degli uomini sottoposti all’esame.

Al termine di questa verifica, è stato possibile scoprire come le modifiche stagionali possano incidere sulla fertilità dell’uomo. Nei mesi più caldi è in notevole aumento, mentre in quelli più freddi in calo.

Durante l’estate, la motilità spermatica di circa il 65,3% dei soggetti analizzati, supera il 40%; durante l’inverno questa percentuale è nettamente più bassa.

A tal proposito Alfredo De Giorgi, coordinatore dello studio, durante un’intervista per il giornale The Indipendent ha dichiarato che finalmente è stato possibile certificare una variazione stagionale su alcuni aspetti funzionali dello sperma umano.

I responsabili della scarsa fertilità maschile sarebbero quindi i cambiamenti stagionali nei confronti di alcuni ormoni, in particolar modo nel testosterone.

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