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Fase elettrica: Cos'è e come si usa


fili cavi elettrici

Se sei qui, senza dubbio vuoi sapere qualcosa in più per gestire, almeno in parte, in autonomia l'impianto elettrico di casa e, magari, riparare da solo qualche guasto.

Per impratichirsi da questo punto di vista è necessario avere le idee chiare su alcuni concetti, come per esempio quello di fase elettrica.

Per scoprire qualcosa di più, seguici nelle prossime righe. Abbiamo creato una guida esaustiva per capirci meglio.

Fase elettrica: cos'è

Entriamo subito nel vivo della questione specificando che la fase elettrica è il filo che porta la corrente nell'impianto elettrico.

Una delle sue principali caratteristiche riguarda il fatto di essere di tre colori. Nella maggior parte dei casi, si parla di nero, grigio e marrone.

In poche parole, la fase elettrica è il filo che ci permette di avere la corrente in casa o in ufficio. Quando lo si tocca - non è il caso di provare - si prende la scossa.

Come già ricordato, si distingue per il colore della guaina. Fondamentale, per una maggior sicurezza, è il test con il cercafase.

Di cosa si tratta? Di un piccolo giravite, al cui interno è presente una lampada che, non appena si tocca il cavo di fase, si accende.

Come poco fa ricordato, la fase elettrica può essere pericolosa. Ecco perché è il caso di procedere solo quando si ha la giusta dimestichezza con il cercafase.

Vediamo ora nel dettaglio come funziona.

Cacciavite cercafase: come funziona

Per capire bene il quadro del funzionamento della fase elettrica è essenziale parlare del cacciavite cercafase.

Lo scopo primario di questo strumento è individuare in quale conduttore o in quale foro della presa elettrica è presente la fase.

Grazie al cercafase è quindi possibile sapere quale cavo è sotto tensione.

Al primo impatto visivo, il cacciavite cercafase è uguale a qualsiasi altro cacciavite. Se si approfondiscono le sue caratteristiche, si notano però degli aspetti peculiari.

Il primo è la punta metallica. Il secondo ma non meno importante è il manico, realizzato in materiale isolante.

cacciavite cercafase

All'estremità posteriore dell'impugnatura è presente un contatto metallico.

Come ricordato nel paragrafo precedente, all'interno del cercafase, è presente una lampadina che si accende a corrente bassissima.

Sempre all'interno del cacciavite, è possibile trovare una resistenza di limitazione. Parliamo ora del funzionamento, che è molto semplice.

La punta del cacciavite tocca il conduttore o l'alveolo della presa, che deve essere esaminato mantenendo il pollice fermo sul contatto posteriore dell'impugnatura.

Se nel cavo esaminato passa la corrente, la lampadina presente nel cacciavite cerca fase si accende.

Il cacciavite cerca fase rappresenta un punto di riferimento molto utile quando c'è la necessità di individuare un guasto.

Essenziale a tal proposito è conservare con cura il cacciavite cercafase. Se prende colpi, infatti, si rischia che non funzioni più.

Questo, di riflesso, può mettere in primo piano dei pericoli seri, in quanto se il cacciavite cercafase non funziona bene può segnalare l'assenza di corrente quando invece la corrente c'è.

Differenza tra fase e neutro

Per completare il quadro appena esposto, ricordiamo la fondamentale differenza tra fase e neutro.

Il neutro è un cavo caratterizzato da una guaina di colore blu. Questa, ovviamente, è la situazione dell'impianto elettrico a norma.

Il suddetto cavo, quando è a riposo, non porta corrente. Quando non è a riposo, è attraversato dalla corrente di ritorno del circuito elettrico.

Se il cavo di fase porta la corrente che entra nella lampadina - per fare un esempio tra tanti - la corrente che l'attraversa esce dall'impianto attraverso il neutro.

In questo modo viene chiuso il circuito.

Per concludere, facciamo un veloce cenno alla messa a terra che, per far sì che l'impianto sia in regola, deve essere di colore giallo verde.

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