Spedizione gratis: come ottenerla

Sei un Rivenditore o Installatore? Richiedici il listino

Tabaccheria o Rivendita?

Spedizione solo 5€ Spedizione solo 5€
Spedizione Gratuita sopra i 59€ Gratuita sopra i 59€
Consegna in 1-2 giorni Consegna in 1-2 giorni
Reso gratuito fino a 31 giorni Reso gratuito fino a 31 giorni
Sconti quantità Sconti Quantità
Coupon e premi Coupon & Premi
 Risparmi più di quanto pensi Risparmi più di quanto pensi
Senza abbonamenti annuali Senza abbonamenti annuali

Esiste davvero la luce che 'distrugge' il COVID?

Che la luce UV sia un potente mezzo per sanificare e sterilizzare stanze, ambienti o uffici non lo scopriamo certo oggi, ma c’è un’azienda tutta italiana che è andata totalmente oltre la semplice idea di lampada antibatterica.

Si chiama Impera ed è una lampada in grado di neutralizzare il Coronavirus progettata dalla Ugolini Electronic Engineering, un’azienda di Tavernelle Val di Pesa (Firenze) leader nel settore tech e specializzata in sviluppo e produzione di sistemi d’illuminazione.

Impera, l’efficacia della luce ultravioletto

Cosa rende davvero efficace questa lampada? Il fatto di essere dotata di una nuova tecnologia chiamata nearUVA, una luce visibile blu prossima all’ultravioletto dotata di una capacità di ridurre la carica microbica oltre il 99%.

Ciò che fa davvero la differenza nella lampada Impera è, però, la sua efficacia sul virus Sars-CoV-2 con un grado di inattivazione che raggiunge il 99,9%.

Questa luce è stata brevettata per inattivare virus e batteri presenti nell’aria e sulle superfici ed è quindi particolarmente indicata per i locali con difficoltà di areazione.

L’idea della Ugolini ha già visto l’approvazione dell’Università di Siena che ha avuto modo di mettere alla prova Impera con test di laboratorio, studi e una sperimentazione all’interno di un asilo.

Le prove sulle lampade Impera hanno riscontrato un’efficacia fin oltre i 2,5 mt dalla sorgente con un’esposizione delle superfici maggiore di 8 ore.

Un’idea pronta a entrare nelle scuole e nelle imprese

Fonte: firenzetoday.it

A spiegare i vantaggi dell’utilizzo di Imperia e della sua efficacia sul virus ci ha pensato Biancamaria Ugolini, amministratrice dell’azienda, attraverso le colonne di FirenzeToday.it: “È un'idea nata dalle paure provocate dalla pandemia e stiamo già riscontrando risultati eccellenti anche sul campo”.

Continua ancora la Ugolini: “L’installazione del sistema Impera in un complesso didattico dell’infanzia ha evidenziato infatti che l’uso notturno riduce drasticamente la carica microbica ambientale, dimostrando che l’utilizzo regolare e continuato di tale strumento disinfetta le superfici e rende più salubre l’aria”.

Un’idea questa della Ugolini Electronic Engineering pensata per il mondo della scuola ma che sta riscuotendo enorme successo anche tra le imprese: “Stiamo avendo molte richieste anche da strutture sanitarie, aziende private, comuni, residenze sanitarie. Credo proprio che molto presto la vedremo installata in molti edifici della Toscana”.

L’ultravioletto inattiva davvero il virus?

Se la proposta della Ugolini è assolutamente innovativa, non è nuova l’efficacia dell’irradiazione ultravioletta per neutralizzare rapidamente il virus Sars-CoV-2.

Ci sono studi, infatti, risalenti al giugno di un anno fa che hanno preso in esame e dimostrato l’inattivazione del virus a contatto con raggi UV-C a onda corta.

Questi raggi risultano particolarmente efficaci perché grazie al loro intervallo di lunghezza d’onda compreso tra i 280 e i 100 nanometri riescono a disgregare le molecole del corredo genetico dei batteri.

A determinare l’efficienza dei raggi UV-C è stato un team di ricerca tutto italiano dell’Università degli Studi di Milano che ha collaborato a stretto contatto con altri dipartimenti (Istituto Nazionale di Astrofisica e quello dei tumori) per valutare gli effetti sotto il profilo dell’inibizione della replica virale che dell’inattivazione.

Queste le parole rilasciate da Mara Biasin, coautrice dello studio, in un comunicato stampa pubblicato da Scienzefanpage: “Abbiamo trovato che è sufficiente una dose molto piccola (3.7 mJ/cm2 ndr), cioè equivalente a quella erogata per qualche secondo da una lampada UV-C posta a qualche centimetro dal bersaglio – per inattivare e inibire la riproduzione del virus di un fattore 1000, indipendentemente dalla sua concentrazione”.

Lampade UV-C per ambienti: una disinfezione naturale 

In un mercato fatto di novità e innovazioni pronte a essere lanciate (come nel caso della lampada Imperia), ci sono strumenti che possono tornarvi utili per sanificare stanze e superfici all’interno di scuole, palestre o negozi in maniera rapida e sicura.

Stiamo parlando delle lampade UV-C, un “marchingegno” elettronico che funziona tramite un interruttore e che permette di "ripulire" qualunque luogo da virus, batteri, funghi e acari per un ambiente sano e privo di patogeni.

Ovviamente, in questo settore, esistono differenze sostanziali tra le lampade utilizzate in ambito ospedaliero e quelle a uso domestico.

Il funzionamento è essenzialmente lo stesso, ciò che cambia è il periodo di tempo in cui vanno usate affinché possano essere realmente efficaci contro spore, virus e batteri.

Questo perché le lampade a uso domestico non professionale sfruttano la tecnologia a basso consumo del LED e hanno emissioni UV-C più contenute (ma più sicure).

Prima dei nostri “consigli per gli acquisti” è bene ricordarvi che le radiazioni ultraviolette di tipo UV-A, UV-B e UV-C sono classificate dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro nel gruppo 1 degli agenti cancerogeni per l’uomo.

Questo significa che i danni prodotti a occhi e pelle possono essere gli stessi di un’esposizione prolungata al sole, di conseguenza è importante seguire le indicazioni del produttore e affidarsi a marchi di settore consolidati.

Le proposte targate V-TAC

Su Eurocali.it potete trovare diverse lampade germicide a marchio V-TAC estremamente efficaci per combattere germi, batteri e virus.

Stiamo parlando di lampade a radiazioni UV-C dal design moderno e compatto, dotate di 38W di potenza e in grado di emettere radiazioni che si diffondono in tutta l’area fino a un massimo di 60 m2.

Queste lampade sono adatte solo per un uso interno e vanno utilizzate solamente quando l’area è priva di persone o animali perché le radiazioni emesse (ultravioletti e ozono) possono causare danni a pelle e occhi.

Si caratterizzano per la presenza di radar, telecomandi o timer che le permettono di gestire in totale autonomia evitando rischi.

In attesa di capire se Impera diventerà di uso comune all'interno di uffici o abitazioni, il nostro consiglio è scegliere un prodotto come le lampade germicide V-TAC che vi garantiscono efficacia e sicurezza a un prezzo davvero accessibile.

Condividi