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Cortocircuito: Cos'è e come si genera

cortocircuito

Capita spesso, anche leggendo i giornali o ascoltando un tg, di sentire parlare di cortocircuito. Cos'è di preciso? Come si genera?

Se vuoi sapere qualcosa di più in merito, seguici nelle prossime righe.

Abbiamo creato una guida esauriente dedicata a chi non vuole fare a meno di dedicarsi al fai da te e, di conseguenza, ha bisogno di qualche consiglio per gestire meglio l'impianto elettrico e per evitare problemi.

Cos'è un cortocircuito?

La prima cosa da dire è che il cortocircuito rappresenta una delle principali cause di disservizio all'impianto elettrico di abitazioni private e di uffici.

A livello concreto, è il frutto di un contatto accidentale tra il fase e il neutro. Alla base del problema, può esserci anche un cattivo funzionamento dell'impianto.

In generale, infatti, i cortocircuiti si verificano in edifici vecchi. Non è raro che nei suddetti capitino spesso incendi dovuti in particolare all'usura dei cavi e al loro cattivo isolamento.

Ritorniamo per un attimo al cortocircuito, ribadendo che si tratta di un passaggio di corrente di intensità forte, che ha alla base un tratto di circuito danneggiato.

Per capire meglio il fenomeno in questione possiamo fare riferimento alla legge di Ohm, che ci ricorda che l'intensità della corrente che attraversa un conduttore è inversamente proporzionale alla sua resistenza.

In caso di flusso eccessivo di corrente, entra in azione un dispositivo di sicurezza noto come salvavita. La sua funzione è appunto quella di proteggere l'intensità del circuito.

Cosa fare in caso di cortocircuito

Quando si presenta un cortocircuito bisogna seguire alcuni passaggi molto chiari. La prima cosa da fare è individuare in quale parte del circuito si è verificato il corto.

Fondamentale in questo caso è distinguere se il guasto riguarda i punti luce o le prese fisse. Cosa fare? Nel primo dei due casi, bisogna disinserire tutte le lampade.

Successivamente, si passa al controllo dei fili del lampadario che, per motivi di usura, sono spesso soggetti a processi di deterioramento.

Vediamo ora il caso del guasto in un circuito di forza.

Quando si ha a che fare con questa situazione, bisogna staccare subito le spine di tutte le apparecchiature collegate al circuito.

Successivamente, vanno smontate per controllare che le spine siano ben fissate ai morsetti.

Qualora le spine dovessero palesare qualche problema, per evitare guai è fondamentale controllare che i cavi degli apparecchi siano integri. In questo caso è ottimo il tester.

Entriamo ora nello specifico dei consigli migliori da adottare in caso di cortocircuito.

La prima e più importante cosa da ricordare riguarda il fatto di non lasciarsi prendere dal panico. Se si avverte un odore di plastica bruciata, è fondamentale recarsi vicino alle pree di corrente per capirne la fonte.

Non appena si riesce a individuarla, bisogna staccare la corrente e chiamare tempestivamente l'elettricista.

Cosa fare se si notano fiamme? In questo caso è essenziale prendere subito un estintore e spegnerle.

Mai e poi mai va versata acqua sulle cassette elettriche o sulle prese. Il rischio, infatti, è quello di rimanere fulminati.

Un caso interessante da approfondire è quello del salvavita che scatta apparentemente senza ragioni. Cosa fare in questi frangenti?

La prima cosa utile è inserirlo nuovamente. Qualora dovesse scattare di nuovo, significa che c'è in atto un cortocircuito.

Molto probabilmente il responsabile della situazione è qualche elettrodomestico dell'abitazione.

Per evitare problemi in casi di questo genere, bisogna staccare tutte le prese di corrente di casa. Si deve poi attivare nuovamente il salvavita e controllare se scatta ancora.

Qualora non dovesse farlo più, significa che davvero il responsabile del cortocircuito era un elettrodomestico.

Per trovare il "colpevole", non rimane quindi che riattaccarli uno per uno.

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