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Contraccettivi naturali: quali sono e come utilizzarli.

Da: Shirley - Categoria: Coppia e Sessualità

Motivi etici o religiosi, allergie al lattice o semplicemente il desiderio di vivere una sessualità più libera, porta molte coppie a osare con i contraccettivi naturali.

Chi non ne ha mai sentito parlare?

Sono una soluzione particolarmente amata da chi desidera vivere una sessualità più libera, senza però temere troppo una possibile gravidanza indesiderata.

Sono metodi da adottare esclusivamente tra coppie stabili e conviventi (come le coppie sposate), perché presentano una percentuale d’insuccesso abbastanza alta.

Non richiedono l’assunzione di ormoni, né presentano barriere fisiche (come il preservativo) per escludere il contatto fra ovulo o spermatozoo, pertanto sono metodi che NON proteggono dalle malattie a trasmissione sessuale.

Scopriamo quali sono e come utilizzarli al meglio.

 

Per chi sono indicati i contraccettivi naturali?

Prima di descrivere i contraccettivi naturali più utilizzati è doveroso soffermarsi per una piccola premessa.

Purtroppo dobbiamo considerare il fatto che questi metodi vengono utilizzati con grande irresponsabilità principalmente dalle coppie giovani e non stabili (quindi non sposate, né conviventi) che rischiano gravidanze indesiderate in maniera davvero superficiale.

In media 2 volte su 10 una contraccezione naturale fallisce, portando la donna in dolce attesa.

Quindi se non si desidera un bambino, o non si hanno le possibilità per mantenerlo, chiudete questa pagina.

Gli unici metodi contraccettivi davvero efficaci sono i preservativi o i sistemi ormonali, che garantiscono una copertura dalle gravidanze indesiderate del 99,9%.

Se invece siete una coppia sposata o convivente e non temete l’arrivo di un bambino, questi rimedi possono essere una soluzione efficace per gestire la sessualità in maniera più libera.

 

Coito interrotto.

Uno dei contraccettivi naturali più utilizzati al mondo è il coito interrotto.

Chiamato scherzosamente anche il “salto della quaglia”, questo metodo prevede un improvviso blocco del rapporto sessuale pochi attimi prima dell’eiaculazione.

L’uomo deve avere la prontezza di riflessi di fermarsi pochi istanti prima dell’orgasmo, venendo fuori dall’utero femminile.

Oltre ad essere una pratica estremamente difficile da attuare (visto che non sempre è facile bloccarsi nel momento clou dell’atto sessuale) presenta anche un alto tasso di insuccesso: il 20%.

L’eiaculazione finale non è il solo modo con cui gli spermatozoi riescono a fecondare l’ovulo femminile, perché anche il liquido pre seminale presenta piccole percentuali di spermatozoi, sufficienti per dare inizio a una gravidanza.

Durante il rapporto l’eccitazione sessuale porta al rilascio di piccole quantità di liquido spermatico, impossibili da avvertire.

Nonostante sia una pratica particolarmente utilizzata, è anche molto rischiosa per l’uomo: causa una maggiore insorgenza di patologie come la prostatite e il varicocele.

 

Ogino-Knaus: il metodo del calendario.

Fra i contraccettivi naturali più utilizzati nel corso della storia abbiamo il metodo Ogino-Knaus, che si basa sulla conta dei giorni del ciclo femminile.

Sappiamo che generalmente il ciclo mensile di una donna segue un ritmo di 28-30 giorni circa, e solamente nei giorni a cavallo tra il decimo e il diciottesimo giorno la donna ha la possibilità di rimanere incinta.

Bisogna però considerare che non tutte le donne presentano questa regolare attività mestruale e che non tutte hanno un periodo di ovulazione fisso nella metà del mese.

Questi fattori in gioco rendono il metodo Ogino-Knaus un contraccettivo naturale adatto esclusivamente a poche persone, con un ciclo mestruale perfettamente regolare e stabile nel tempo.

Non solo: il tasso di insuccesso è abbastanza elevato, con il 15% di possibilità di rimanere incinta.

Non a caso è un metodo principalmente utilizzato nel caso inverso, ovvero come conteggio dei giorni fertili per chi desidera un bambino.

Metodo della temperatura basale (o metodo sintotermico).

Un metodo leggermente più complesso da utilizzare (ma più efficace) è rappresentato dal metodo della temperatura basale.

La temperatura basale è la temperatura del nostro corpo al momento del risveglio, prima di alzarci dal letto o di compiere qualsiasi altra attività quotidiana.

Questa temperatura oscilla in maniera più o meno regolare a seconda del periodo di ovulazione, aumentando di 0,5-0,6 gradi durante il periodo fertile.

In seguito la temperatura si abbassa nuovamente, tornando nella norma.

Il periodo fertile inizia circa 3 giorni prima del picco della temperatura e si arresta 3 giorni dopo: durante questo lasso di tempo è necessario astenersi dai rapporti sessuali, se non si desiderano gravidanze indesiderate.

Per coloro che vogliono ricorrere a questo metodo è necessario prepararsi qualche mese in anticipo, stilando una tabella mensile in cui verrà riportata la temperatura giorno per giorno.

Prima del periodo fertile si noterà una rapida discesa della temperatura corporea, che inizierà ad alzarsi a picco durante l’ovulazione.

La diminuzione della temperatura è il segnale dell’arrivo del periodo fertile, che può aiutarci a determinare le nostre possibilità di concepire.

Con una tabella di almeno due-tre mesi possiamo renderci conto delle fluttuazioni standard del nostro corpo, aiutandoci ad escludere quelle derivanti da stress, difese immunitarie basse o fattori ambientali.

Purtroppo è molto difficile riuscire a determinare con esattezza il periodo fertile, soprattutto durante i mesi invernali (a causa di colpi di freddo o diminuzione drastica della temperatura esterna), pertanto presenta un’altissima percentuale di insuccesso: siamo al 25% circa.

 

Metodo Billings

Il metodo Billings fa parte dei contraccettivi naturali da usare in combinazione con altri metodi, come il metodo Ogino-Knaus.

Questo metodo è utilizzato principalmente dalle donne oltre oltre i 30 anni, che abbiamo una conoscenza del proprio corpo abbastanza approfondita e matura.

Consiste nell’individuare le fasi del ciclo mediante l’osservazione del muco cervicale, che cambia consistenza e colore in base al periodo fertile.

Immediatamente dopo il ciclo la donna non presenta alcuna perdita vaginale, risultando piuttosto secca.

È una delle fasi migliori per avere rapporti sessuali, perché le possibilità di incorrere in una gravidanza sono decisamente remote.

In seguito le perdite cominciano ad aumentare, fino a quanto il muco non diventa abbondante e particolarmente filamentoso, segno della fase ovulatoria.

In questo lasso di tempo la donna deve astenersi dai rapporti sessuali, fino a quando il muco cervicale non cambia ulteriormente.

 

Quali sono i metodi contraccettivi naturali più efficaci?

Nessuno dei metodi contraccettivi sopra descritti ha un tasso di successo particolarmente elevato, pertanto è sempre meglio cercare di combinare assieme due o più metodi.

Un esempio è rappresentato dall’unione del metodo Ogino-Knaus + Billings o il Billings con la misurazione della temperatura basale.

Volendo si possono utilizzare anche tutti e tre i metodi sopra elencati, ma sarebbe abbastanza difficile calcolare ogni giorno temperatura, muco cervicale e conta dei giorni prima di lasciarsi andare a un rapporto sessuale.

Escludiamo il coito interrotto perché, oltre a essere un metodo particolarmente fastidioso, può provocare seri danni alla salute maschile.

Il nostro consiglio è utilizzarne solo uno, soprattutto se l’eventualità di una gravidanza non vi spaventa.

 

Rischi dei contraccettivi naturali.

Fra gli svantaggi più evidenti della contraccezione naturale ne vogliamo nominare due principali:
☒  L’alto tasso di insuccesso.
☒  La mancata protezione dalle malattie a trasmissione sessuale.

Questi due fattori sono da considerare soprattutto nei giovanissimi e in tutti coloro che non hanno una situazione stabile.

Due fidanzati di 18 anni, con una storia di 4 anni anni alle spalle e un anno di liceo davanti a loro NON sono una coppia stabile.

L’eventualità di una gravidanza è estremamente elevata, e non ci stancheremo mai di ripetere che i metodi contraccettivi naturali non garantiscono una protezione dalle gravidanze indesiderate.

Nei rapporti occasionali è invece assolutamente da evitare, a meno che non si voglia rischiare di incorrere in malattie a trasmissione sessuale, rimettendoci la propria stessa vita.

In questo caso è necessario ricorrere all’uso di protezioni a barriera, optando per dei preservativi.

Lasciatevi andare all’uso di contraccettivi naturali solo quando potrete prendervi carico di un possibile bambino in arrivo, accettando con gioia tutte le responsabilità che ne deriveranno.

 

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