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Come illuminare una sala riunioni

Da: Francesca - Categoria: L'Arte di Illuminare

Come illuminare una sala riunioni al meglio?

Nel cuore di ogni azienda c’è sempre una sala riunioni in cui nascono le più proficue trattative commerciali e dove si decidono tutti i futuri sviluppi della società.

Nulla in questa sala deve essere lasciato al caso, soprattutto se desideriamo trarre il meglio da questo spazio polifunzionale.

Un ambiente lavorativo che favorisce il benessere e la concentrazione permette infatti di ottenere il massimo da ogni riunione, e la giusta illuminazione è il mezzo più efficace per ottenerlo.


Come illuminare una sala riunioni con la luce naturale.

Per illuminare una sala riunioni al meglio e adottare le giuste soluzioni illuminotecniche è necessario trovare la giusta disposizione.

Secondo il parere di alcuni dei più noti designer è necessario rivolgere la sala riunioni a nord, generalmente l’esposizione meno amata.

Il nord non è noto per avere una buona esposizione al sole, ed è proprio questa caratteristica a renderlo una zona perfetta per ospitare riunioni e consigli d’amministrazione.

L’assenza del sole eviterà fastidiosi riverberi luminosi e fasci di luce troppo diretti, che possono distrarre (o peggio, infastidire) le persone sedute attorno al tavolo.

Anche nel caso in cui ci si trovasse a dover visionare un video o una presentazione aziendale la luce non sarà mai troppa, mentre la presenza dell’illuminazione artificiale sopprimerà alcune inevitabili lacune.

A differenza di uffici o altre zone operative, nella sala riunioni è possibile utilizzare quasi esclusivamente la luce artificiale proprio per il suo uso non continuativo.

In alternativa all’esposizione al nord si potrà optare per un’esposizione al SUD, mentre come terza scelta l’esposizione a EST.

In questi ultimi casi è bene provvedere all’installazione di tende e schermature solari, in grado di bloccare fastidiosi e penetranti raggi solari.

 

Come illuminare una sala riunioni con i LED

Ecco cosa tenere in considerazione

Nel progettare l’illuminazione della sala riunioni bisognerà prima valutare alcune questioni tecniche, per poi dirottarsi verso quelle più pratiche o estetiche.

Nello scegliere la giusta illuminazione bisognerà tener conto di tre fattori principali:

• Indice di resa cromatica
• Intensità luminosa
• Punti luce necessari

 


Indice di resa cromatica

Nell’allestire l’illuminazione di un ambiente lavorativo si tende spesso a sottovalutare l’importanza dell’indice di resa cromatica, anche detto IRC o CRI.

Questo valore determina l’affidabilità della resa cromatica di una sorgente luminosa, valutandola su una scala da 0 (resa cromatica minima) a 100 (resa cromatica ottimale).

Una fonte luminosa con un valore IRC 80 o inferiore renderà i colori poco saturi e spenti, deviandone la loro vera essenza.

Un difetto abbastanza rilevante, soprattutto in sede di trattativa commerciale o laddove necessitiamo di una maggiore fedeltà ai colori.

Nel caso di grafici, foto, vettoriali o rendering, una resa cromatica ottimale valorizzerà ciascun lavoro e lo renderà più accattivante attorno a un tavolo di trattative commerciali.

In questo caso è necessario scegliere un’illuminazione LED dal colore bianco naturale e un indice di resa cromatica pari a 90 o superiore (detto anche classe 1A, il più utilizzato all’interno di musei, gioiellerie e laboratori artistici).

Un esempio di lampadina LED con IRC estremamente elevato è la Century Harmony, con un indice di resa cromatica pari a 95. 

 


Intensità luminosa adatta per illuminare una sala riunioni

L’intensità luminosa ideale per ottenere un ambiente di riunione efficiente e piacevole non deve essere particolarmente elevata.

Non stiamo parlando di un’area relax, ma di una zona di lavoro in cui è necessario avere l’illuminazione giusta per trovare la giusta concentrazione senza esserne troppo sovrastati.

Essendo una zona di sosta medio-lunga sconsigliamo un’intensità luminosa eccessiva, che abbagli gli occhi stancando la vista.

Le fonti luminose principali dovrebbero attestarsi su un range compreso fra gli 800 e i 1200 lumen, un’intensità luminosa adeguata per una sala riunioni.

Il fattore più importante da tenere in considerazione è però l’adattabilità delle luci e delle fonti luminose.

Una soluzione straordinariamente efficiente è data dalle lampadine dimmerabili, in grado di fornire un’intensità luminosa regolabile, adattandosi alle esigenze del momento.

In fase di trattativa si potrà mantenere un’illuminazione massima, mentre in fase espositiva o di aggiornamento è possibile abbassare leggermente le luci generali, colpendo l’oratore con un fascio di luce più diretto.

In ogni caso è una soluzione estremamente pratica per adattarsi a qualsiasi esigenza richiesta all’interno di un contesto lavorativo.

 


Punti luce: diffusi e selettivi

In una sala riunioni dovrebbero essere presenti sempre due tipologie di punti luce: quelli per un’illuminazione diffusa e quelli per un’illuminazione selettiva (detta anche illuminazione d’accento).

I punti luce principali dovrebbero essere disposti sopra al tavolo principale, più intensi e in grado di fare luce su fogli e fascicoli.

Attorno a questa illuminazione principale deve esserci un’illuminazione più tenue e localizzata lungo il resto della stanza, in grado di creare un’intima atmosfera di relax.

Prima di iniziare le trattative commerciali potrebbe essere molto utile accendere solamente un’illuminazione soffusa e calda, in grado di mettere a proprio agio ogni ospite esterno.

Dopo qualche minuto passato in relax si potranno accendere anche le luci principali poste sopra il tavolo, dando finalmente il via alle trattative.

 


Temperatura colore

Prima di procedere alla scelta estetica delle lampade di design, occorre selezionare la temperatura colore più adatta per illuminare una sala riunioni senza creare un’atmosfera opprimente o eccessivamente rilassante.

Un istinto atavico dell’uomo è quello di rispondere istintivamente alle sollecitazioni esterne, anche di natura inconscia.

Una temperatura colore calda inviterà l’ospite a rilassarsi, promuovendo il dialogo e la socializzazione; per contro una temperatura colore fredda attiverà una maggiore concentrazione, incentivando la creatività e lo sviluppo di nuove idee.

Quindi quale temperatura colore utilizzare per illuminare una sala riunioni? La scelta ideale è usare una doppia illuminazione, in grado di giocare a contrasto: bianco caldo e bianco naturale.

Per i punti luce disposti al di fuori del tavolo la scelta più indicata è utilizzare un’illuminazione calda e accogliente, da accendere durante la fase più conviviale della riunione.

Una luce soffusa e dai toni caldi promuoverà infatti un maggior dialogo, impegnando i partecipanti a costruire e intrecciare relazioni sociali.

Un ottimo mezzo per mettere tutti a proprio agio prima di iniziare le trattative.

Una volta seduti al tavolo queste luci d’atmosfera andranno spente, facendo spazio ad un’illuminazione più intensa e vibrante, con punti luce LED da 800-1200 lumen ciascuno.

Posizionate direttamente sopra al tavolo, le lampadine dovranno avere una temperatura colore bianco naturale tendente al freddo, possibilmente sui 4.200 – 4.500 kelvin.

Le persone attorno al tavolo si sentiranno maggiormente coinvolte nella trattativa, focalizzando l’attenzione in maniera attenta e mirata sui temi in esame.

Una temperatura oltre i 5.000 k renderebbe invece troppo nervosi e non a loro agio gli ospiti, anche se non capiranno mai bene il perché.

Meglio rimanere su un range tra 4.000 e 5.000 kelvin, adattando la luminosità anche al resto dell’arredo.

 

 

Il lighting design come fattore di dominanza

Sottovalutare l’importanza di un corretto impatto luminoso è un errore da non commettere.

A prescindere dall’arredamento, che può incontrare o meno il gusto personale di ciascuno, una corretta illuminazione può determinare sensazioni più o meno piacevoli negli ospiti.

Non è un caso se gli agenti immobiliari sottolineano sempre l’importanza di accendere tutte le luci in casa nonostante sia giorno, o che preferiscano mostrare gli ambienti quando questi sono illuminati dal sole.

Una luce ampia e avvolgente ci aiuta a sentirci a nostro agio, e può invogliarci a rimanere nella stanza molto più a lungo.

Ricevere i propri consulenti o ospiti nella sala riunioni è un modo per sottolineare la propria posizione di superiorità: un modo velato di “giocare in casa”.

Meglio quindi approfittare dell’occasione e giocare tutte le nostre carte più vincenti.

La temperatura colore ha un ruolo fondamentale in tutto questo: vediamo come utilizzarla al meglio.

 


Illuminare una sala riunioni con stile

Per illuminare una sala riunioni con un lighting design elegante e professionale è utile dividere mentalmente la stanza in due zone principali: la parte centrale, dove è disposto il tavolo, dalla parte laterale, più conviviale.

A prescindere dallo stile scelto, consigliamo di dirottarsi su due soluzioni di design distinte: una in grado di arredare, posta sopra il tavolo e catalizzando l’attenzione all’elemento dominante nella stanza, mentre altre luci d’atmosfera, più soffuse e nascoste, andranno posizionate ai lati.

Per sottolineare questa differenza ambientale molti architetti utilizzano una tecnica di sfasamento del soffitto, rendendolo più alto sopra al tavolo e leggermente più basso ai lati (o viceversa).

In questo modo si crea una divisione dell’ambiente piuttosto netta, in grado di supportare magnificamente diversi tipi d’illuminazione ambientale.

In ogni caso sottolineiamo l’assoluta importanza di non adottare un’illuminazione anonima. Un arredo di lighting design dona una forte impronta caratteriale, mentre un’illuminazione anonima trasmette poco polso e poca attenzione ai dettagli.

L’arredamento, specialmente quello luminoso, influisce in maniera determinante nel costruire una propria impressione di sé e della propria azienda.

Chi ama uno stile classico apprezzerà lampadari a bracci o dallo stile vintage, mentre un ambiente minimalista sarà esaltato da lampadine LED con filamento a vista, semplicemente eleganti e senza fronzoli.

Le soluzioni di design sono davvero infinite, ma l’importante è scegliere sempre un pezzo centrale che catalizzi l’attenzione: classico, moderno o minimalista poco importa, l’importante è che non passi mai inosservato.

 


Adattare il lampadario alla forma del tavolo

Un consiglio molto semplice da seguire è quello di adattare il lampadario alla forma del tavolo.

Un tavolo rettangolare dalla forma particolarmente allungata avrà necessariamente bisogno di un lampadario a più punti luce o con pendel distinti, in grado di creare una buona uniformità luminosa a tutte le postazioni presenti.

Viceversa un tavolo rotondo o quadrato avrà bisogno di un lampadario con cuore centrale, che si sviluppi più in altezza che in lunghezza.

In questo modo si creerà una buona proporzione tra tavolo e arredo LED, e lo sviluppo verticale dell’ambiente darà un tocco di stile e di carattere in più all’intera stanza.

 


Illuminazione periferica della sala riunioni

Scelto il corpo illuminante principale sarà necessario selezionare anche la giusta illuminazione periferica, necessaria per concludere l’illuminazione nella sala riunioni.

Le scelte su cui è più consigliato focalizzarsi sono due: le strisce led a soffitto e i faretti da incasso. Queste due soluzioni sono la scelta più adatta per illuminare gli ambienti in maniera discreta, dando luce senza mettersi in risalto.

Il nostro consiglio è però quello di scegliere un’illuminazione dimmerabile, in grado di adattarsi ai contesti lavorativi imposti in maniera versatile.

A differenza del corpo illuminante principale, in cui consigliamo una luminosità intensa e penetrante, qui possiamo giocare nella penombra, installando punti luce discreti e non troppo vibranti.

Una doppia illuminazione per combinare al meglio convivialità e professionalità, gestendo qualsiasi situazione al meglio delle proprie potenzialità.

L’essenziale è giocare di contrasto, ricordandosi di utilizzare la psicologia dei colori e gli effetti derivanti dall’intensità luminosa per creare un ambiente di lavoro sempre produttivo e accogliente.

 

 

 

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