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Come funziona un impianto geotermico? Cos'è, vantaggi e caratteristiche.

Realizzare un impianto geotermico domestico è un modo ecologico e sostenibile di riscaldare la propria abitazione in maniera conveniente.

Gli impianti geotermici sono diffusi principalmente negli Stati Uniti d’America e nel Nord Europa, ma si stanno diffondendo via via anche in Italia.

Vediamo insieme cos’è un impianto geotermico e quali sono i suoi vantaggi.

 

Cos’è l’energia geotermica?

Gli impianti geotermici funzionano grazie all’energia geotermica sprigionata dal nucleo incandescente del nostro pianeta.

I fenomeni naturali come vulcani o geyser sono delle manifestazioni visibili dell’enorme quantità di energia presente nel nostro sottosuolo, immagazzinata nella crosta terrestre e che a sua volta confluisce attraverso le fessure presenti in superficie.

L’impianto geotermico sfrutta questa enorme (e inutilizzata) quantità di energia per riscaldare e raffreddare abitazioni e strutture domestiche e commerciali, in maniera economica e a basso impatto ambientale.

Vediamo come.

 

Cos’è un impianto geotermico?

Un impianto geotermico è un modo innovativo di riscaldare (e raffreddare) le strutture abitative sfruttando il calore immagazzinato nel mantello sotto la crosta terrestre.

Attraverso delle turbine si converte l’enorme calore in energia elettrica, immediatamente sfruttabile all’interno dell’abitazione.

Esistono due tipologie principali di impianti geotermici: quelli che sfruttano le falde acquifere nel sottosuolo e quelli che utilizzano esclusivamente il calore del terreno.

Nonostante queste differenze il funzionamento di un impianto geotermico è pressoché lo stesso.

Vediamo insieme come funziona e da quali elementi è composto.

 

Come funziona un impianto geotermico?

Il funzionamento dell’impianto geotermico è abbastanza semplice, e utilizza tre elementi principali per estrarre energia dal sottosuolo, che sono:

♦  Il sistema di captazione del calore a sonde geotermiche
♦  Una pompa di calore ad uso geotermico
♦  Un sistema di accumulo e di distribuzione del calore prelevato

 

Il primo elemento di un impianto geotermico è rappresentato dai tubi che costituiscono il sistema di captazione del calore.

Queste sonde geotermiche possono essere posizionate in maniera verticale o orizzontale, a seconda del tipo di terreno e del calore fornito dal sottosuolo.

Posizionate in maniera verticale raggiungono profondità fino a 200 metri nel sottosuolo, mentre in maniera orizzontale sono posizionate a soli 2 metri sotto il suolo.

In queste tubature vengono iniettate delle miscele in grado di condurre con facilità il calore estratto dal suolo, riscaldando in questo modo l’acqua che confluisce al loro interno.

 

La pompa di calore è invece il “motore” dell’impianto, e trasferisce energia da un corpo più caldo a uno più freddo, prelevando l’energia necessaria dal calore fornito dal sottosuolo.

 

L’ultimo elemento che compone l’impianto geotermico è rappresentato dal sistema di accumulo e di distribuzione del calore.

Questo immagazzina in un serbatoio l’acqua calda prodotta, distribuendola su tutto l’edificio a seconda delle esigenze richieste.

Integrando l’impianto geotermico con un sistema eolico o solare è possibile renderlo ancora più funzionale, per questo spesso vengono installati insieme.

 

Un impianto geotermico può solamente riscaldare gli ambienti?

Assolutamente no.

Il sistema geotermico è differente da altre tipologie di impianto proprio per la sua capacità non solo di scaldare, ma anche di freddare gli ambienti tramite scambio di calore.

Esattamente come un frigorifero, in grado di convertire l’aria calda in aria fredda, così l’impianto geotermico riesce a garantire estati fresche e inverni caldi, scaldando e freddando l’acqua a seconda delle nostre esigenze.

Se però le esigenze di raffreddamento degli ambienti non sono elevate, si può semplicemente utilizzare la differenza di temperatura del terreno per rinfrescare gli ambienti in maniera naturale, senza utilizzare la pompa di calore.

In questo modo la temperatura interna della casa si abbasserà di circa 4-5 gradi, risparmiano tantissimo sui costi di gestione dell’impianto durante i mesi estivi.

 

Impianto geotermico, quando conviene?

Un impianto geotermico è estremamente funzionale, perché consente di risparmiare fino al 60% rispetto a un comune impianto di riscaldamento a metano.

Prima di installare questa tipologia di impianto è bene valutare le condizioni del terreno su cui è collocata l’abitazione.

Se è vero che l’impianto è versatile e può essere installato ovunque, è innegabile che alcune zone siano più sfruttabili rispetto ad altre.

La costa tirrenica è particolarmente calda e adatta ad essere sfruttata per l’installazione di impianti a energia geotermica.

Al contrario la costa Adriatica non è particolarmente adatta a essere sfruttata con questa tipologia di impianti, rischiando di trovarsi con un sistema di riscaldamento geotermico non perfettamente funzionante.

Prima di procedere allo smantellamento del vostro giardino valutate le condizioni del vostro terreno con un esperto, per evitare di spendere soldi inutili.

Tutti i vantaggi di un impianto geotermico 

Se la nostra zona abitativa è però favorevole all’insediamento di un impianto di riscaldamento geotermico possiamo approfittare di tanti innumerevoli vantaggi nel medio e nel lungo termine.

Scopriamoli tutti.

 

♦  L’impianto geotermico sfrutta una fonte di energia gratuita, inesauribile e sfruttabile 365 giorni l’anno.

L’energia solare, ad esempio, può essere accumulata in base alle condizioni meteorologiche, esattamente come l’energia eolica.

L’energia geotermica non risente delle condizioni meteo né delle temperature esterne, mantenendo una quantità di energia disponibile sempre omogenea.

 

♦  L’impianto geotermico è sfruttabile sia in inverno (per riscaldare casa) sia in estate, raffreddandola. In questo modo si riduce l’utilizzo di un condizionatore estivo, tagliando ulteriormente i costi sulla bolletta.

 

♦   L’assenza di processi di combustione azzera la manutenzione ordinaria, limitandola a quella straordinaria o alla sostituzione di qualche elemento dell’impianto.

 

Quanto dura l’impianto?

L’ultimo dei vantaggi offerti ci porta a una delle domande più gettonate da chi desidera installare un impianto geotermico: ovvero la sua durata approssimativa.

Prima di rispondere dobbiamo però fare una precisazione: ogni elemento che compone l’impianto è a sé, e ha una durata di vita prestabilita.

Ad esempio le pompe di calore durano mediamente 15 anni, risultando l’elemento a più veloce deterioramento dell’impianto.

In successione troviamo i pannelli radianti (che possono durare fino a 30 anni) e infine abbiamo le sonde geotermiche, che hanno una vita stimata di circa un secolo.

Fintantoché l’impianto funziona non è però necessario svolgere alcuna opera di manutenzione, rendendo il costo iniziale dell’impianto l’unico da sostenere.

 

Quanto costa un impianto geotermico?

Eccoci arrivati al tasto dolente.

Il costo dell’impianto geotermico è sicuramente impegnativo da sostenere, ma non impossibile.

Parlando di un impianto di dimensioni medie, per una villetta unifamiliare di circa 100 – 150 mq, il costo di un impianto geotermico si assesta attorno ai 20.000 euro.

A questa spesa possiamo però detrarre gli incentivi dell’Ecobonus, che per il 2018 consentirebbero di ridurre la spesa del 50%.

Diecimila euro non sono una cifra impossibile, soprattutto considerando il fatto che ogni anno si risparmierebbe il 60% circa dell’energia elettrica consumata.

Se poi all’impianto geotermico sono abbinati sistemi d’illuminazione a basso risparmio energetico, il costo in bolletta si ridurrà drasticamente.

 

 

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