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Coltivare pomodori con la luce Led è possibile?

Da: marilyn - Categoria: L'Arte di Illuminare

Sin dalla preistoria "l'invenzione" dell'agricoltura ha portato benefici non indifferenti ai nostri antenati, tra cui, su tutti, la possibilità di ottenere raccolti regolari in grado di sfamare intere famiglie.

Gli elementi fondamentali per la crescita di un frutto o di un ortaggio sono il suolo, l'acqua e il sole.

Proprio quest'ultimo veniva idolatrato come un dio, poiché forniva calore, allontanava la paura del buoi della notte ed era in grado di far crescere piante sane e forti per l'alimentazione degli uomini.

E se la principale rivoluzione in questo ambito del nostro millennio si traducesse nella possibilità di coltivare prodotti agricoli senza la necessità di luce solare?

Già da decenni esistono le colture in serra, ma sono sempre state viste di livello inferiore rispetto a quelle naturali.

Il LED meglio del Sole?

Ora, invece, uno studio svolto dai ricercatori dell'università di Wageningen UR, situata nei Paesi Bassi, hanno dimostrato che i pomodori cresciuti con un'illuminazione LED riescono a sviluppare un quantitativo di vitamina C e altri nutrienti pari al doppio rispetto all'esposizione alla sola luce naturale.

Una percentuale del + 100% rispetto ai pomodori cresciuti normalmente!

Questo risultato è sorprendente poiché, per l'appunto, la coltivazione in serra con illuminazione artificiale, NON è mai vista di buon grado dagli agricoltori e dai consumatori.

L'esperimento è avvenuto con un particolare tipo di coltura, molto di moda negli ultimi anni: l'idroponica, cioè una tecnica per far crescere le piante fuori dal terreno.

In pratica si usano delle vasche in cui le piante vengono immerse per farne sviluppare le radici e poi queste piante con le radici vengono fatte "aggrappare" a uno strato (detto substrato ) naturale e studiato apposta per sorreggerle.

In questo modo è possibile coltivare le piante indoor (al chiuso), limitando al massimo il consumo di acqua e soprattutto senza usare vaste aree di suolo fertile.

Un mix sapiente di irrigazione, composti inorganici naturali ricrea quindi un clima artificiale, in cui chiaramente la luce è un elemento fondamentale.

All'interno di una serra dell'università olandese, si è voluto allora provare ad aggiungere una componente di luce artificiale alla già presente luce naturale proveniente da delle apposite finestre. 

La genialità dei ricercatori ha permesso loro di ideare un sistema di illuminazione in grado di illuminare le parti delle piante più nascoste e di conseguenza meno esposte alla luce solare.

Sono stati posizionati infatti alla base della pianta, in modo da illuminare dal basso verso l'alto, e non al contrario, come di solito avviene.

La luce artificiale assorbita dai pomodori è risultata essere circa un quarto di quella che effettivamente una pianta avrebbe potuto assorbire durante tutto l'arco di una giornata, ma seppur piccola, questa quantità ha fornito degli effetti ben sopra le aspettative.

Secondo quanto riportato dallo studio, oltre a una maggior quantità di vitamina C, i pomodori derivanti da questo tipo di coltura sembrerebbero esteticamente più appetibili e avrebbero anche un gusto migliore di quelli naturali

Ma prima dell'illuminazione a LED che tipo di lampade si utilizzavano?

Prima dell’avvento dei Led, il componente più utilizzato per generare luce artificiale nell'orticoltura era una lampada ad alta pressione di sodio (HPS).

Tuttavia, questo tipo di prodotto non emette onde specifiche per sviluppare adeguatamente il processo di fotosintesi clorofilliana.

Inoltre le lampade HPS, risultano altamente dannose per le piante, perché il calore emanato durante il loro funzionamento genera una temperatura molto elevata. 

Confrontate con le lampade a Led hanno anche un ciclo di vita decisamente inferiore.

Che vantaggi ha quindi l'utilizzo del LED nella coltivazione?

I vantaggi dei Led non finiscono qua, in quanto essi sono concepiti generalmente per resistere a condizioni atmosferiche NON convenzionali (come per esempio il 90% di umidità caratteristico delle serre), sono risorse d’illuminazione in grado di essere sintonizzate per generare onde di colore rosso e blu (la fotosintesi ha un processo più efficiente attraverso l’applicazione di luce con questi due colori) e riducono la necessità di approvvigionamento energetico, diminuendo così allo stesso tempo l’impatto sull'ambiente.

Tutti elementi che hanno portato gli agricoltori più accorti ad installare nelle loro serre impianti di illuminazione di ultima generazione.

I contadini hi-tech stanno inoltre sperimentando una nuova tecnica di coltivazione verticale associata alle lampade a Led, detta vertical farming, che prevede la coltivazione di piante e verdure in grandi serre attrezzate, anche in città.

In Giappone la pratica di coltivazione indoor, anche verticale, sta diventando sempre più diffusa, dato il poco spazio disponibile nelle città.

Insomma per far fronte alla crescita di domanda di cibo prevista entro il 2050, quando 4 persone su 5 vivranno in ambienti urbani e la popolazione mondiale sarà complessivamente cresciuta di 2,3 miliardi di abitanti, è necessario sperimentare nuove tipologie di coltivazione, che rendano più produttivi gli orti, senza intaccare la qualità dei prodotti.

La scoperta dei ricercatori olandesi, potrebbe portare ad importanti innovazioni nelle colture in climi sfavorevoli, in posti con terreni di scarsa qualità o troppo piccoli per accogliere varie coltivazioni.

Se poi frutta e verdura saranno ancora più buoni, sarà anche più facile esportare in tutto il mondo questi sistemi!

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