Spedizione gratis: come ottenerla

Sei un Rivenditore o Installatore? Richiedici il listino

Tabaccheria o Rivendita?

Spedizione solo 5€ Spedizione solo 5€
Spedizione Gratuita sopra i 59€ Gratuita sopra i 59€
Consegna in 1-2 giorni Consegna in 1-2 giorni
Reso gratuito fino a 31 giorni Reso gratuito fino a 31 giorni
Sconti quantità Sconti Quantità
Coupon e premi Coupon & Premi
 Risparmi più di quanto pensi Risparmi più di quanto pensi
Senza abbonamenti annuali Senza abbonamenti annuali

Classe energetica degli edifici: un po' di chiarezza

La classe energetica degli edifici è ormai un dato obbligatorio da presentare in caso di compravendita o di affitto di un appartamento, e serve a valutare il grado di dispersione termica del proprio immobile.

Questa regolamentazione, tutelata Decreto Legislativo numero 192 del 2005, obbliga i proprietari degli immobili a richiedere il certificato energetico con riferimento alla propria classe energetica di appartenenza.

Il decreto risponde alla direttiva Europea del 2002 nata per migliorare il grado di efficienza degli edifici, dato che più del 40% dell’energia utilizzata viene dispersa a causa di una cattiva coibentazione termica.

Per limitare questo spreco di risorse elettriche lo Stato ha predisposto una serie di incentivi per cercare di arginare questo problema.

 

Come si calcola la classe energetica degli edifici?

La classe energetica è un valore di riferimento che va da A4 a G e viene assegnato in base all’energia utilizzata per riscaldare 1 metro quadro di superficie abitativa.

Più alta è l’energia utilizzata, più bassa è la qualificazione energetica dell’edificio.

Un edificio che consuma più di 65 kWh per mq è un edifizio di classe G, mentre un edificio che consuma 6 kWh o inferiore a metro quadro è un edificio di classe A o superiore.

Per avere un’idea approssimativa della propria classe energetica è possibile fare un semplice calcolo con in mano la propria bolletta della luce.

Se avete una caldaia a gas tradizionale (e quindi non a condensazione) potrete calcolare in maniera generica un ipotetico consumo per metro cubo, considerando però che si tratta di un calcolo approssimativo e non adatto a farsi valere come certificazione (che deve necessariamente essere fatta da un esperto).

Prima di tutto dovrete vedere il consumo di metano (espresso in metri cubi annui) durante il periodo invernale, moltiplicandolo per 8,3 (la produzione media di kWh per metro cubo).

Il risultato finale andrà diviso per i metri quadri dell’abitazione, considerando solo quelli calpestabili.

In base alla tabella sottostante potrete determinare grossomodo la vostra classe energetica di appartenenza, tenendo però conto che il calcolo effettuato non prende in analisi dati fondamentali che solo un tecnico può valutare.

 

Attestato di prestazione energetica (APE)

Per valutare in maniera concreta e affidabile la vostra classe energetica dovrete fare affidamento all’APE, l’attestato di prestazione energetica degli edifici, ex ACE.

Questo attestato ha una validità di 10 anni ed è redatto da un tecnico abilitato chiamato “certificatore energetico” che dopo un sopralluogo nella vostra abitazione valuterà la classe energetica di appartenenza con un software specifico, in grado di analizzare ciascuna variabile inserita: tipo di caldaia, planimetria della casa, tipi di impianti utilizzati e molto altro ancora.

Una volta consegnata la certificazione al proprietario dell’immobile, quest’ultimo deve conservarla assieme al libretto della caldaia, che andrà poi consegnato al futuro acquirente o locatario.

 

Quanto costa l’attestato di certificazione energetica?

L’attestato di certificazione energetica ha un costo che oscilla dai 150 € ai 250 €, ma la validità di 10 anni lo rende una spesa sostenibile nel tempo.

Diversamente da questo costo irrisorio, vendere una casa sprovvista di certificazione energetica comporta una multa molto salata, compresa tra i 4.000€ e i 18.000€.

Anche in caso di affitto andrà presentata la classe energetica di appartenenza, e in caso di assenza la multa andrà suddivisa tra affittuario e proprietario dell’immobile.

In ogni caso possiamo assicurare che costa molto di più abitare in una casa con scarso isolamento termico, perché annualmente i costi delle bollette incidono drasticamente sulla spese familiari. 


Nella foto seguente sono stati analizzati alcuni edifici pubblici con una fotocamera termica:a colpo d'occhio possiamo vedere immediatamente un edificio con classe energetica elevata (quelli con colori freddi, tendenti al blu) e gli edifici che invece stanno disperdendo calore, principalmente dalle finestre (gli edifici a sinistra). 

A cosa serve l’attestato di prestazione energetica?

Valutare la classe energetica del proprio edificio richiedendo l’attestato di prestazione energetica è vantaggioso per molteplici ragioni.

serve infatti a:

  • Effettuare il rogito dal notaio per gli atti di compravendita

  • Per stipulare contratti d’affitto

  • Per avere accesso alle detrazioni fiscali IRPEF fino al 65%

  • Per pubblicizzare e promuovere annunci immobiliari

  • Per ottenere gli incentivi statali tramite GSE

 

Ricordiamo che in ogni caso, oltre ad offrire molti vantaggi ai proprietari dell’immobile, stabilire la propria classe energetica è diventato obbligatorio per i proprietari, che rischiano multe salate in caso di sua assenza. 

Condividi