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Caffè di Cicoria: Come si prepara, benefici ed uso.

Da: marilyn - Categoria: Il Piacere del Caffè

Il caffè di cicoria si ottiene dalla radice dell'omonima pianta, in latino Chicorium Intybus, appartenente alla famiglia delle asteracee. È una bevanda vegetale macrobiotica largamente impiegata per le sue proprietà digestive e stimolanti, grazie all'alto tasso di inulina contenuto, un vero toccasana per l'intestino. Vediamo come si ottiene, le proprietà, i benefici e come si prepara.

La pianta 

La cicoria comune è una piccola pianta erbacea spontanea molto diffusa in tutte le campagne italiane ed è conosciuta sin dai tempi antichi dai popoli egizi, greci e romani per le sue proprietà curative.

È facilmente distinguibile per via dei suoi piccoli fiori color lilla, delle margheritine utilizzate come rimedio floreale di Bach nel campo della medicina alternativa.

Si tratta di una piantina perenne che in tarda primavera può raggiungere anche il metro e mezzo ed è caratterizzata da delle foglie lanceolate disposte a forma di rosetta alla base, largamente impiegate nella tradizione culinaria contadina per la preparazione di insalate, gustose frittate ed insalate.

La radice della cicoria, a fittone ed affusolata, rappresenta senza dubbio la parte più utilizzata per scopi medicinali ed oltre a contenere sostanze amare e zuccherine possiede anche dei derivati dell'acido caffeico.

È questa infatti la parte della pianta che si impiega per preparare il caffè di cicoria. Non solo: la radice contiene anche un discreto quantitativo di sali minerali come ferro, potassio, magnesio, rame e calcio e vitamine quali acido ascorbico (C), niacina (B3) e fillochinone (K). Il tipico sapore amaro della cicoria è da attribuire all'acido cicorico presente. 

Il caffè 

La radice si raccoglie abitualmente nel periodo autunnale e viene poi ripulita, essiccata e ridotta in polvere in modo da essere trasformata in una bevanda amarognola molto simile al caffè.

La radice fresca risulta molto amara e dopo il processo di essiccazione e con una leggera tostatura acquista un sapore che ricorda molto il caffè tradizionale.

Questa bevanda veniva impiegata in passato soprattutto ai tempi della guerra, quando il caffè normale risultava introvabile o comunque molto costoso, ma la si consumava già da molto tempo, prima del XVII secolo, quando ancora il caffè non veniva importato in Italia.

In questi ultimi anni però, complice il ritrovato interesse generale nei confronti del bio e della macrobiotica, questa bevanda sta tornando in auge, non solo per il suo gusto gradevole ma anche per gli effetti indubbiamente benefici sull'organismo.

In Italia ormai lo si può trovare in vendita anche nei supermercati, nel reparto bio, ed esistono persino dei stabilimenti specializzati nella preparazione di questo surrogato, in particolare nella provincia di Pisa.

In media una confezione di caffè di cicoria da 500 g proveniente da agricoltura biologica costa circa 6 €, un prezzo ragionevole, ma se si dispone di un orticello o si abita in prossimità della campagna è possibile anche prepararselo da soli in casa, risparmiando notevolmente.

Come auto-produrre la polvere di caffè di cicoria

Il procedimento per la preparazione di questo surrogato è davvero molto semplice. Dopo aver raccolto le radici di cicoria, accertandosi del fatto che le piante si trovino in una zona non inquinata, si mettono in un catino con dell'acqua e si lavano accuratamente, strofinandole in maniera energica.

Successivamente si tagliano a rondelle fini e si lavano nuovamente sotto l'acqua corrente, poi si asciugano e si dispongono fetta per fetta su una teglia rivestita con carta oleata e si infornano per due ore circa ad una temperatura di 200°.

Per accelerare i tempi di essiccazione si può utilizzare anche il forno a microonde (20 minuti al massimo wattaggio, interrompendo ad intervalli di 5 minuti per girare le fettine) oppure un'essiccatrice elettrica.

Una volta che le fette di radice si saranno raffreddate potranno essere macinate con un classico macinacaffè oppure col robot da cucina, in modo da ottenere una polvere, utilizzabile sia con la moka classica sia col bricco per realizzare un caffè alla turca.

Come si prepara il caffè alla cicoria

Come suddetto, esistono due modi per preparare il caffè di cicoria.

Il primo prevede l'utilizzo della caffettiera classica, la moka. La preparazione è molto simile a quella per l'orzo: basta infatti riempire d'acqua la parte inferiore, riempire a metà il filtro della caffettiera e dopo aver messo la moka sul fornello a fiamma dolce, attendere che il caffè "salga" in superficie.

Il secondo modo, un po' più laborioso, include una serie di passaggi più articolati. Come prima cosa si mettono in un pentolino dell'acqua e qualche cucchiaio di polvere di cicoria tostata e si porta il tutto ad ebollizione.

A questo punto si abbassa la fiamma del fornello al minimo e si prosegue la cottura per altri 3 minuti circa. Trascorso questo lasso di tempo si toglie il pentolino dal fuoco e si filtra la bevanda con l'ausilio di un colino prima di servirla nelle tazzine.

In questo caso è possibile anche aromatizzarla con una stecca di cannella o con dello zenzero in fase di preparazione, oppure aggiungervi del latte. È delizioso dolcificato col miele.

I più frettolosi possono ricorrere ad una terza via, ossia il caffè di cicoria solubile. La procedura è la medesima del caffè solubile normale, ossia versare la polvere in una tazza con acqua bollente e mescolare, ma in questo caso non si otterrà lo stesso aroma deciso.

Esiste in commercio persino la versione in cialde, perfetta per gustarsi questa bevanda anche in ufficio o al bar.


I benefici del caffè di cicoria

La cicoria è capace di stimolare la digestione e la funzionalità dell'intestino e ciò rende il surrogato un'ottima bevanda da assumere a fine pasto, specialmente se si ha un po' esagerato con le portate.

Le sostanze contenute nel caffè di cicoria inoltre stimolano la produzione di bile ed agevolano in modo particolare la digestione dei grassi. 

Il suo tipico sapore amaro rende il caffè alla cicoria una bevanda detox alleata del fegato, poiché ne sollecita la funzionalità e depura il sangue. Non solo, rallenta lo stress ossidativo del fegato e previene o riduce i danni epatici. Queste componenti detossificanti inoltre hanno un'azione efficace anche sui reni e sull'intestino.

La radice di cicoria, come suddetto, è ricca di polifenoli, efficaci antiossidanti capaci di contrastare i radicali liberi e di rallentare quindi il processo di invecchiamento delle cellule, ma anche di proteggere il sistema cardiocircolatorio.

L'inulina, fibra solubile presente nel rizoma, ha la facoltà di riequilibrare la flora batterica dell'intestino ed i livelli di glucosio nel sangue, per questo motivo il caffè di cicoria è molto indicato per chi soffre di diabete, di ipercolesterolemia e di dislipidemia.

Questo prebiotico inoltre svolge differenti funzioni sull'organismo come la regolarizzazione intestinale e la coadiuvazione nell'assorbimento di preziosi minerali quali magnesio, ferro e calcio.

A livello intestinale nutre la microflora "buona" del colon e consente di rendere l'organismo più resistente dagli attacchi esterni di batteri patogeni. Secondo un recente studio la radice di cicoria sarebbe utile anche contro i batteri responsabili della salmonella.

È dimostrato inoltre che, per via della sua forte azione detox, il caffè di cicoria è utile anche contro gli inestetismi della pelle come acne e brufoli

Non contenendo caffeina, può essere considerato come una valida alternativa al caffè classico, soprattutto per chi soffre di ipertensione, di emicrania e di patologie legate al muscolo cardiaco.

Pur essendo "dec", gli oli essenziali disciolti nel surrogato alla cicoria sono efficaci contro la sonnolenza e l'astenia.

Fra i numerosi effetti benefici vi è anche quello di ridurre la fame e di favorire il senso di sazietà se si beve fra un pasto e l'altro, dunque potrebbe rivelarsi molto prezioso anche in presenza di un regime ipocalorico. 

Secondo la tradizione popolare il caffè ottenuto dalla cicoria avrebbe anche un formidabile effetto afrodisiaco: ovviamente non vi sono prove scientifiche in merito ma è indubbio il fatto che la cicoria sia un vasodilatatore naturale. 


Controindicazioni del caffè di cicoria

Occorre dire infine che il caffè di cicoria non è da considerare come una panacea di tutti i mali anche perché non è adatta a tutti: se ne sconsiglia infatti il consumo in caso di ulcera peptica o di gastrite ed è meglio evitarla anche durante la gravidanza in quanto è capace di sovrastimolare le contrazioni dell'utero.

Anche chi soffre di calcoli renali e biliari non dovrebbe assumerla poiché la radice di cicoria contiene un elevato quantitativo di sale che favorisce la formazione di precipitati a livello dei reni o della colecisti.

A causa del suo effetto lassativo sarebbe meglio limitare l'uso del caffè di cicoria se si soffre di sindrome del colon irritabile, in tal caso è preferibile consultare prima il proprio medico di fiducia per capire quali possano essere i quantitativi giornalieri concessi.

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